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[INDICE DEL DOCUMENTO]

CAPITOLO I
1 - IL MESSAGGIO (II)

2 - Contenuto Forma Formato
3 - La Forma
4 - Il Formato


CAPITOLO II
5 - ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA POLITICA E SULLA CONDIZIONE ITALIANA

6 - La Televisione
7 - La Rai e Mediaset
CAPITOLO III
8 - LA GLOBALIZZAZIONE SOCIALE E INFORMATICA

9 - La Coreografia: la Bella Arte Chiamta "Finzione"
10 - La Demografia (la nascita)
11 - L'Aria (l'ambiente)
12 - La Terra (il territorio, l'ambiente)

CAPITOLO IV
13 - IL MESSAGGIO NILE

14 - La Rete (Internet)
15 - Cosa Offre Ancora Internet?... la Posta Elettronica.
16 - Il Classico
17 - La "forma-classico" è Rara in Internet

CAPITOLO V
18 - L'IMMAGINE

19 - L'Immagine di Persone
20 - L'Immagine di Pubblicità
21 - La Fotografia di Moda
22 - La Fotografia di Immagine.
23 - La Fotografia e Internet
24 - Avete Mai Visto...?
25 - Internet e la Televisione

CAPITOLO VI
26 - PERCHE' I MIEI SITI SONO COSI DIVERSI?

27 - Il "Contenuto" del Messaggio Nile (I)
28 - L'Efficacia del Messaggio Nile
29 - Il Procedimento di Produzione Complesso
30 - Network e Azienda di Produzione

CAPITOLO VII
31 - IL "CONTENUTO" DEL MESSAGGIO NILE

32 - La Simbologia
33 - Il primo gruppo di testo.
34 - Il secondo gruppo di testo.
35 - Il terzo gruppo di testo.
36 - Il contesto grafico del messaggio
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[capitolo precedente: La "forma-classico" è Rara in Internet]
(stai leggendo "IL MESSAGGIO (II)")

18 - L'IMMAGINE

Onde proseguire l'approfondimento con concetti coincidenti, ribadisco quello di "contenuto", "forma" e "formato" nel campo specifico della fotografia.

(Apri la finestra con L'IMMAGINE di riferimento)

Il "contenuto" fotografico è di fatto "l'immagine"; ciò che apprendiamo e comprendiamo dalla foto che leggiamo; gli affetti che alla vista della foto, si promuovono nella nostra coscienza (al pari del "contenuto" pittorico).

La "forma-fotografia" è tutta la professionalità del fotografo: scienza e tecnica; tutte le ragioni per le quali l'autore ("creatore") ha premuto il bottone di scatto della sua fotocamera in quel preciso istante di fronte all'ambiente, persone e cose. Più sintetico: è quello che il fotografo percepisce attraverso l'obiettivo. Non è un concetto semplice. Viene confuso con l'azione comune dello schiacciare il pulsante della fotocamera. Qui si discute di un'opera d'arte, non di una foto di famiglia o di una foto ricordo (anche se esistono le foto d'arte di famiglie e di viaggio). Per rapportare il fotografo: il pittore concepisce (crea) il "contenuto"; sceglie il legno per l'intelaiatura, la tela, la inchioda sul legno, prepara il fondo e poi colori e pennello... dipinge... l'opera è fatta. E' la "forma-dipinto". Il fotografo concepisce (crea) il "contenuto" al pari del pittore; crea un ambiente o sceglie un paesaggio (sfondo della fotografia), crea o sceglie il soggetto che esprima il "contenuto"; poi in una frazione di secondo scatta e termina l'opera.
Il "formato" è la fisicità della foto: carta e colori acrilici (stampa comune). Per il pittore: il telaio, la tela, i colori e la cornice.

Riallacciandomi al precedente paragrafo, approfitto della fotografia per mettere in evidenza una situazione emblematica. La fotografia è "forma-d'arte" per eccellenza per la comunicazione di soggetti statici: l'architettura, la scultura, la pittura; le arti visive statiche. Per questi soggetti il processo di traduzione in "formato-digitale" è estremamente semplice e modifica leggermente il "contenuto" (la definizione della fotografia sul monitor è in genere di buona qualità, almeno sufficiente). Ebbene neppure queste immagini hanno in internet una dignitosa qualità. Perché?... perché nel processo di produzione il "creatore" lontano dal riconoscere la rete come strumento di arte visiva (solo per la sua competenza professionale) non ritiene necessario l'intervento del fotografo. Anche nei casi in cui la foto professionale sia indispensabile per illustrare il prodotto, il "creatore" del sito fa intervenire, per varie ragioni tra cui ignoranza ed economia (meno spese, più guadagno per lui) chi schiaccia il bottone della fotocamera... ma che fotografia non fa.

Non abbiate fiducia del professionista che vi dice: "...dammi qualche foto... per il resto... ci penso io...". Voi, che di foto (immagini?) avete solo quelle fatte occasionalmente dalla figlia o dalla segretaria, felici per l'economia realizzata, consegnate il campionario sul quale saranno scelte le foto da pubblicare. Per il bene che potete nutrire per i vostri soldi, non vi auguro di esservi trovati in simili circostanze. Questa è una storiella al paradosso ma... è possibile che il professionista vi abbia detto: "... ci penso io... ho anche il fotografo...", il che è anche peggio.

A questo livello non dovete pretendere nulla dal vostro sito... anche se (forse) lo avete pagato salato.

Un clamoroso esempio: la "donna". Che immagina ha la "donna" in internet?... è semplicemente ridicola, amorfa e volgare. Non manca qualche eccezione. Le immagini che illustreranno questo capitolo, per esempio, potranno insegnare qualcosa. Tornerò sull'argomento più avanti.

 

 19 - L'Immagine di Persone

L'Uomo, è un soggetto straordinario. Comunica con la parola (che si sente) e con i gesti (atteggiamenti del corpo, che si vedono, si osservano). Suoni e gesti si sincronizzano ad esprimere gli affetti: i "contenuti".

La fotografia, così peculiare nella rappresentazione della realtà statica delle belle arti (architettura, scultura e pittura), sembra inadatta a esprimere gli affetti della persona.
Nella vita quotidiana incontriamo decine di persone. Con alcune abbiamo intense relazioni emozionali che ci comunichiamo con le parole e le gesta: il razionale e l'istintivo. Le razionali parole spesso raccontano il falso (messaggi maligni). Le gesta possono essere falsificate solo da attori. All'interlocutore la capacità di percepire il "contenuto" della persona che gli sta di fronte. Gli attimi in cui il corpo esprime con il gesto sono gli istanti del clik del fotografo. La fotografia fissa il momento in cui l'atteggiamento, il gesto, il segnale, il movimento della persone esprime un suo affetto. In ciò la fotografia è insuperata dalla altre "forme-d'arte". E' una forma compressa dell'animo che esplode allo sguardo del lettore.

 

Elisa

Nella pubblicità, un volto, un atteggiamento invitante sono "forme" di comunicazione efficaci, perciò usate di frequente per provocare forte attenzione al "contenuto".

 

 20 - L'Immagine di Pubblicità

Un attributo irrinunciabile per l'immagine pubblicitarie è l'efficacia. Deve trasmettere (comunicare) il "contenuto" in modo semplice, diretto ed inequivocabile, almeno per il "bersaglio-programmato" (target). A tale fine, la psicologia sociale e il marketing prevedono un criterio di creazione dell'immagine estremamente rigido. Sembra contraddittorio... ma non lo è. La severità dei criteri non è limitazione di espressione e fantasia, è il modo per adeguare il "contenuto" (messaggio) ai meccanismi psicologici del cervello umano. Una considerazione per comprendere quanto difficoltoso sia la comunicazione tra gli uomini.

Per esprimere un "contenuto" ci sono decine, centinaia di modi ("forme") tra i quali il "creatore" può scegliere (in realtà non si tratta di scelta ma di condizione psicologica che promuove gli affetti i quali si propongono al "creatore" come realtà personale). Il modo di "sentire"... "di essere" di fronte al "contenuto" concretizza la "forma-unica" in cui tradurre il "contenuto-puro". Poi la "forma" in "formato" che raggiungendo il "bersaglio", produce (o non produce) l'effetto (efficacia). Dall'altra sponda il "bersaglio". Con la sua cultura, conoscenza e consapevolezza, ha decine e centinaia di "forme-interpretative". E' necessario per l'efficacia, che l'interpretazione sia il più possibile coerente con il "contenuto" del "creatore". Questa necessità impone la rigidità dei criteri per la formazione dell'immagine pubblicitaria. Essi sono:
- il simbolismo delle cose contenute (nella fotografia e nella pagina) e lo sfondo alla persona-soggetto: colori e forme evocative;
- la grafica che è il contesto in cui viene inserita la fotografia (pagina);
- il testo che rinforza il contenuto strategico dell'immagine così creata e indica puntigliosamente la via che il lettore deve seguire per interpretare il "contenuto". Il "titolo" è uno degli argomenti principe.

L'immagine a cui mi riferisco in questa recensione, rappresenta la "forma-classico" del "contenuto". Contiene tutti i criteri classici per il funzionamento del meccanismo della comunicazione.

Cosa potete pretendere da una immagine così concepita?... il minimo è che sia sempre efficace.

 

 21 - La Fotografia di Moda

E' una specializzazione. Non è interessante per il grande pubblico, ma solo per gli addetti ai lavori. Contrariamente a quanto si pensa, la fotografia di moda ha un basso profilo di vendita in quanto propone esclusivamente il prodotto. E' per così dire una foto di persona in cui non vale il fotomodello ma il vestito e l'accessorio.

 

 22 - La Fotografia di Immagine.

Indubbiamente anch'essa, al pari della foto di moda, è una specializzazione. Deve comunicare "contenuti" strategici diretti all'azienda e non al prodotto. E' il lavoro più complesso di competenza del fotografo creativo.

L'esempio è l'immagine di riferimento. Di fatto si farà ricordare a lungo. Voi siete testimoni e ciò mi consola.

Appendice ai Capitoli 19-20-21-22. Breve Approfondimento sulle immagini esposte

Ora che abbimo viste alcune immagini, qualcuno di voi potrebbe chiedersi come cinque comuni immagini, in apparenza molto simili, possano rappresentare una sia pure generica catalogazione della fotografia. Le prime due foto di persone:
  - i due soggetti si guardano ed esprimono due sentimenti diversi, come diversa è la pelle, il vestito. Il taglio rinforza e obbliga il lettore a guardare i volti uno alla volta, destra e sinistra fino a comprendere cosa i soggetti si dicano.
  - nella seconda è rappresentato un classico ritratto introspettivo. Il soggetto pensa dentro di sè e gioisce per la collana che porta. Come nella prima anche in questa il lettore non viene coinvolto, è passivo spettatore.
  - la terza foto di bupplicità è la più estranea al gruppo, la più complessa da interpretare, la più efficace. Verrà dettagliatamente illustrata nell'ultimo capitolo. Ora annotiamo il "contenuto intrinseco strategico" che agisce a livello inconscio, che se viene rivelato, lo si comprende con estrema facilità perché non nuoce, non soggioga, non incute timore. Il significato è: "sono in grado di eseguire per conto tuo, il sito web più esclusivo che c'è".
  - quarta e quinta foto, di moda e di immagine; sembrano simili ma hanno una differenza fondamentale. La postura del corpo nella quarta foto dice: posso indossare qualunque genere di vestito. E' in piedi e compie un gesto quotidiano: si toglie la giacca. Tutti, ogni giorno ci togliamo o indossiamo una giacca, un soprabito. Il modello guarda il lettore, si concede disponibile, è invitante. Infatti la strategia dell'abbigliamento è di largo consumo a costi accessibili. La situazione è completamente diversa invece nell'ultima immagine. La postura è complessa e raramente viene praticata. Anzi molte persone non la praticano affatto. Sessualmente molto attivo e segretamente disponibile, il corpo esprime diversità, aggressività, quasi disprezzo per il lettore al quale non degna neppure lo sguaro rivolto altrove. Un carattere esclusivo per pochi vip. Infatti qualità del materiale e costo di confezione, fanno un prodotto destinato ad un target ristretto.

23 - La Fotografia e Internet

L'immagine è un messaggio unico facilmente trasportabile. Una immagine in internet è inoltre un messaggio che si moltiplica per ogni computer che la proietta.

L'immagine, per essere ricevuta dal computer, deve prima essere immessa nella "rete telefonica", tradotta dalla "forma-carta" al "formato-digitale". Traduzione molto complessa, come abbiamo già appurato, realizzata con il linguaggio HTML e accessori.
I linguaggi non sono affatto flessibili e non concorrono a semplificare le cose... anzi le complicano notevolmente. I produttori di programmi (browser) che interpretano il linguaggio per rendere il messaggio sul video, sono alla costante ricerca (ed estenuante battaglia con la concorrenza) per semplificare la situazione. Ciò nonostante le vicende si presentano ancora molte complesse e il "messaggio" deve essere tradotto una volta in più della "forma-carta". La televisione non usa (in Italia) la rete telefonica, ma i ponti radio e i risultati li vediamo tutti: il "formato-onde elettromagnetiche" si buttano in picchiata sulle antenne tv, corrono giù lungo il filo, arrivano nel nostro televisore e dal tubo catodico riaprono le immagini, suoni e movimenti con leggibilità sorprendente. Siamo totalmente assuefatti che non ci facciamo più caso. Internet corre lungo i fili del telefono che, nel nostro immaginario sono sottili tanto da far passere le informazioni con difficoltà. Il concetto del tutto immaginario ha molto di verosimile. La tecnologia in internet è ai primi approcci per le immagini in movimento. La capacità di trasmissione non è sufficiente. Lo sarà tra breve, quando telefono fisso e mobile con televisione si fonderanno in una unica grande saga dell'informazione.

Internet è nato statico. Nulla si muoveva nel nostro monitor agli inizi. Poi un po' alla volta qualche cosa si mosse a scimmiottare la televisione. Sempre di più... di più... finché oggi assistiamo ad un turbinio di cose e parole che schizzano freneticamente in su e giù e girano su se stesse tanto da strabuzzare gli occhi. Il suono è come una immagine ma sul mio computer non funziona bene. La musica mi è resa con gracchii e sbottonamenti tanto da doverci rinunciare. Non è una perdita grave. Anzi il silenzio è migliore della frenesia ripetitiva sonora attuale. La musica allunga il tempo di carica e azzera l'efficacia del messaggio.

Che cosa significa tutto ciò? Semplice. Il mercato esige un computer che muova gli oggetti sul monitor. Non esiste ancora una tecnologia accettabile. In attesa del caricamento puoi prendere il tè e vedere tuo fratello ondulare come un anellide davanti alla web camera del suo computer. I costruttori di browser si impegnan molto. Con mille complicazioni e duemila artifizi fanno muovere ciò che il nostro cervello era, ed è abituato a vedere fisso, e contravvengono ai criteri dell'immagine pubblicitaria. La colpa non è tutta loro. Dobbiamo riversarla contro coloro i quali fanno del "dinamico" l'unica ragione della grafica in rete.

24 - Avete Mai Visto...?

Avete mai visto una fotografia che corre a destra e a sinistra, rimbalza in su e giù per il monitor?... io sì!

Avete mai visto cubi, parallelepipedi, corone circolari solide roteare in un turbinio prospettico pericoloso per chi ha la pressione elevata?... io sì!... fuochi d'artificio, stelline, pupazzi, lampadine esplodere, con tanto di pernacchia, per dissolversi sul monitor?... io sì!
Non mi meraviglierei, se tra qualche mese, qualche bravo webmaster con l'ultimo browser offerto dal mercato, non mi faccia trovare i resti delle sue esplosioni sopra il mio tavolo, cadute dal monitor.
Ultima tra le "tragicomichemanie" che elenco, ma ce ne sono a centinai nel web, sono i mappamondi... Avete presente a cosa mi riferisco?... io non sopporto più quei Mondi che girano e girano... e girano in quel modo... non lo sopporto più... per cortesia... basta!

25 - Internet e la Televisione

A parte la battuta... cerchiamo i motivi per i quali si è mosso il fisso. In genere non esistono solidi criteri per avvalorare la scelta del movimento in internet. Esistono alcuni giochi che consentono di esporre un testo finché si legge tenendovi sopra il mouse o giocando sui colori, per poi scomparire e consentire un maggiore equilibrio grafico alla pagina; si può muovere un testo da destra a sinistra o dall'alto in basso con appropriata velocità per limitare lo spazio occupato da un testo un po' troppo lungo... e cose di questo tenore... si possono fare... ma non di più.

Se volete il video aspettate un po'... poi cercatevi un autore, il regista, lo scenografo, il fotografo, e tutti gli assistenti tecnici necessari compreso un cameraman; il teatro ed... eseguite le riprese, lanciatele in internet... allora avrete la mia approvazione. Già... così abbiamo fatto uno spot televisivo... e internet?

A questo punto, non esistono differenze tra internet e televisione sotto il profilo pubblicitario dell'efficacia e dei costi per un medesimo prodotto.

Internet raggiungerà il suo equilibrio con la pubblicità, avrà dei costi specifici, promuoverà solo determinati prodotti e sarà economico solo per alcuni settori merceologici. Il resto... un po' modificato, rimarrà dominio della televisione, della carta stampata, della radio... come sempre.

Il pubblicitario avrà uno strumento in più da gestire. Ci saranno professionisti buoni a fare internet, buoni a fare tv e buoni a fare radio... ma sempre e ancora ci saranno i buoni a nulla. Questi sono tecnici e professionisti che, come me, hanno imparato autodidatticamente, a scuola o partecipando a corsi specifici, l'uso del linguaggio Html. All'improvviso, come si sono impadroniti del linguaggio, hanno prodotto grafica combinando un bel pasticcio. Hanno creato con i soli strumenti del linguaggio tecnico ma non hanno costruito immagine alcuna. Il problema si risolverà quando il "creatore" acquisirà il linguaggio tecnico e potrà accompagnare il suo "messaggio" fino al "formato-digitale" attraverso la "forma-carta"; come il pittore dipinge il suo quadro e lo scultore scolpisce il marmo.

Oggi è il momento della crescita di internet, tumultuosa e alla ricerca di se stessa. Logico che si commetta qualche orrore.

Qui finisce la premessa. Ora illustriamo quella immagine che abbiamo tante volte richiamata... finalmente!

La questione è ormai molto semplice; i concetti sono già stati espressi lungo l'intera esposizione del documento.